“Protocollo condiviso di aggiornamento regolamentazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione Virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” del 06/04/2021
PREMESSA
Il 06 aprile 2021, è stato aggiornato il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro” del 24/04/2020, per tener conto dell’evoluzione dell’epidemia e per recepire i provvedimenti adottati dal Governo e dal Ministero della Salute. Nella presente nota vengono forniti alcuni elementi a commento degli aggiornamenti apportati a ciascuno dei 13 punti delineati dal protocollo, e le azioni che ogni azienda dovrà intraprendere per adeguare i documenti elaborati ed aggiornare le procedure aziendali implementate negli ultimi 12 mesi. Fondamentalmente permane l’indicazione di fare il massimo utilizzo della modalità di lavoro agile, e l’obbligo di aggiornare i protocolli aziendali di contenimento del contagio anche in relazione alla valutazione dei rischi presenti nel ciclo produttivo. Il protocollo rimanda alle linee di indirizzo INAIL/regioni per l’integrazione del protocollo generale con i protocolli specifici di settore.
All’interno del protocollo di aggiornamento, rispetto alla precedente formulazione, viene riconosciuto il ruolo del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione quale fondamentale figura di raccordo tra tutti gli attori aziendali della prevenzione.
Nella presente informativa vengono messe in evidenza le modifiche apportate al protocollo del 24/04/2020 (frasi in rosso nella prima colonna) e, in nota, sono inseriti commenti del Dott. Claudio Rivelli, ovvero indicazioni relative alle eventuali azioni supplementari da intraprendere per adeguare documenti e procedure aziendali.
Indipendentemente dalle peculiarità del ciclo produttivo di ogni Azienda l’aggiornamento del DVR COVID e del protocollo aziendale, è un atto dovuto per tener conto delle modifiche e delle integrazioni, formali e sostanziali, apportate dal protocollo di aggiornamento del 06/04/2021.
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| PARAGRAFO | TESTO INTEGRALE DEL PROTOCOLLO DEL 06/04/2021 | AGGIORNAMENTI O MODIFICHE INTRODOTTE RISPETTO AL PROTOCOLLO DEL 24/04/2020 | AZIONI DA INTRAPRENDERE / Note del Dott. Claudio Rivelli |
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INFORMAZIONE
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Laddove il protocollo fa riferimento all’uso della mascherina chirurgica, è fatta salva l’ipotesi che, per i rischi presenti nella mansione specifica siano già previsti strumenti di protezione individuale di tutela di tipo superiore (facciali filtranti FFP2/FFP3). |
Informazione da aggiornare
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MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA
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MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI
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Lo scambio di informazioni tra committente ed appaltatore, in caso di soggetto positivo al COVID-19 che può aver avuto contatti stretti, deve avvenire per il tramite dei medici competenti aziendali;
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PULIZIA E SANIFICAZIONE IN AZIENDA
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PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI
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INVARIATO | *** |
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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE
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in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, al chiuso o all’aperto, è comunque obbligatorio l’uso delle mascherine chirurgiche o di dispositivi di protezione individuale di livello superiore. Tale uso non è necessario nel caso di attività svolte in condizioni di isolamento, in coerenza con quanto previsto dal DPCM 2 marzo 2021; |
Nella nuova formulazione del protocollo si definiscono DPI anche le mascherine chirurgiche (un errore formale !) Nei protocolli elaborati da Studio Rivelli le misure introdotte erano già previste. |
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GESTIONE SPAZI COMUNI (MENSA, SPOGLIATOI, AREE FUMATORI, DISTRIBUTORI DI BEVANDE E/O SNACK…)
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INVARIATO | |
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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE (TURNAZIONE, TRASFERTE E SMART WORK, RIMODULAZIONE DEI LIVELLI PRODUTTIVI) In riferimento al DPCM 02 marzo 2021, articoli 4 e 30, limitatamente al periodo della emergenza dovuta al COVID-19, le imprese potranno, avendo a riferimento quanto previsto dai CCNL e favorendo così le intese con le rappresentanze sindacali aziendali:
Nel caso vengano utilizzati ammortizzatori sociali, anche in deroga, valutare sempre la possibilità di assicurare che gli stessi riguardino l’intera compagine aziendale, se del caso anche con opportune rotazioni del personale coinvolto; utilizzare in via prioritaria gli ammortizzatori sociali disponibili nel rispetto degli istituti contrattuali (par, rol, banca ore) generalmente finalizzati a consentire l’astensione dal lavoro senza perdita della retribuzione. Nel caso in cui l’utilizzo di tali istituti non risulti sufficiente, si utilizzeranno i periodi di ferie arretrati e non ancora fruiti. In merito alle trasferte nazionali ed internazionali, è opportuno che il datore di lavoro, in collaborazione con il MC e il RSPP, tenga conto del contesto associato alle diverse tipologie di trasferta previste, anche in riferimento all’andamento epidemiologico delle sedi di destinazione. Il lavoro agile o da remoto continua ad essere favorito anche nella fase di progressiva ripresa delle attività in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause). E’ necessario il rispetto del distanziamento sociale, anche attraverso una rimodulazione degli spazi di lavoro, compatibilmente con la natura dei processi produttivi e degli spazi aziendali. Nel caso di lavoratori che non necessitano di particolari strumenti e/o attrezzature di lavoro e che possono lavorare da soli, gli stessi potrebbero, per il periodo transitorio, essere posizionati in spazi ricavati ad esempio da uffici inutilizzati, sale riunioni. Per gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente potranno essere trovate soluzioni innovative come, ad esempio, il riposizionamento delle postazioni di lavoro adeguatamente distanziate tra loro ovvero, soluzioni analoghe. L’articolazione del lavoro potrà essere ridefinita con orari differenziati che favoriscano il distanziamento sociale riducendo il numero di presenze in contemporanea nel luogo di lavoro e prevenendo assembramenti all’entrata e all’uscita con flessibilità di orari. È essenziale evitare aggregazioni sociali anche in relazione agli spostamenti per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa (commuting), con particolare riferimento all’utilizzo del trasporto pubblico. Per tale motivo andrebbero incentivate forme di trasporto verso il luogo di lavoro con adeguato distanziamento fra i viaggiatori e favorendo l’uso del mezzo privato o di navette. |
In merito alle trasferte nazionali ed internazionali, è opportuno che il datore di lavoro, in collaborazione con il MC e il RSPP, tenga conto del contesto associato alle diverse tipologie di trasferta previste, anche in riferimento all’andamento epidemiologico delle sedi di destinazione. | Prevedere una procedure di consultazione di RSPP e MC in caso di trasferte internazionali comprendente una valutazione del rischio specifico in relazione alle sedi di destinazione. |
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GESTIONE ENTRATA E USCITA DEI DIPENDENTI
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INVARIATO | |
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SPOSTAMENTI INTERNI, RIUNIONI, EVENTI INTERNI E FORMAZIONE
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Confermato il divieto di effettuare riunioni in presenza non indispensabili, pur con le deroghe concesse per la formazione in azienda esclusivamente per i lavoratori della stessa, che potrà avvenire mediante l’adozione delle misure indicate nel «Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione» pubblicato dall’INAIL; Data la confermata possibilità di fare formazione in presenza in materia di salute e sicurezza sul lavoro non sono più rimandabili i corsi in materia di salute e sicurezza (con particolare riferimento a corsi antincendio e primo soccorso) |
Riattivare la formazione dei lavoratori in materia di sicurezza ed i corsi di addestramento in materia di antincendio e primo soccorso, tenendo conto della probabile necessità di incrementare il numero di addetti delle squadre di emergenza, in relazione alle turnazioni previste in attuazione di modalità di lavoro agile o da remoto. |
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GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA
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Il coinvolgimento del medico competente per la segnalazione dei casi COVID alla ASL/ATS era un obbligo solo in alcune Regioni: ora tale procedura rappresenta “un’opzione” per tutte le aziende sul territorio. | Rivisitare procedura di segnalazione alla ASL/ATS de casi COVID. |
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SORVEGLIANZA SANITARIA/MEDICO COMPETENTE/RLS
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Alla luce delle norme introdotte dalle circolari del ministero della salute, come si può notare, è cambiato radicalmente l’impianto normativo legato alla sorveglianza sanitaria. Le modifiche di particolare rilevanza sono:
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Si legge tra le righe che, benché la sorveglianza sanitaria, salvo che per le attività sospese, non sia mai stata formalmente interrotta sia stata tacitamente riconosciuta la liceità di un certo rallentamento delle visite mediche che molti Datori di Lavoro hanno ritenuto corretto per evitare situazioni di rischio: se opportuno elaborare un piano di recupero delle visite mediche scadute compatibilmente con l’andamento epidemiologico. Fare attenzione nelle attività di segnalazione di contatti stretti alla ASL/ATS a non dar evidenza di violazioni dei protocolli COVID; |
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AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI REGOLAMENTAZIONE
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La Studio Rivelli Consulting s.r.l. ha implementato sistemi e procedure per assolvere a tutti gli obblighi del datore di lavoro al fine di supportare ogni Azienda nella delicatissima fase di ripresa graduale delle normali attività, ovvero nella rimodulazione delle stesse. La procedura per l’implementazione o l’aggiornamento del DVR COVID-19 ed il Protocollo Aziendale delle misure anti-contagio, sono precedute dalla condivisione con il Datore di Lavoro di una matrice nella quale, per ogni fase del ciclo produttivo aziendale, vengono individuati i rischi e le relative misure di prevenzione e protezione adottate. Una volta approvata tale matrice, mentre in Azienda si provvederà alla rimodulazione del ciclo produttivo ed all’adozione delle misure condivise, si procede all’elaborazione del DVR COVID e del protocollo Aziendale (che costituisce parte integrante del DVR).
Per maggiori dettagli consulta www.riaperturacovid.it, per supporto


