Il macigno della Tecnologia
Ad oggi le problematiche collegate a una postura scorretta sono sempre più frequenti, specialmente per le nuove generazioni, nate e schiave della tecnologia.
L’utilizzo prolungato di smartphone, smartwatch, tablet e pc, fin dalla giovane età, sta innalzando il numero individui colpiti da alterazioni del rachide cervicale, quali verticalizzazione dello stesso, inversione della fisiologica curva cervicale con la conseguente produzione di protrusioni e/o ernie discali.
Uno studio della Spine Surgery and Rehabilitation Medicine di New York, ha evidenziato come un’inclinazione del collo di 60° sullo smartphone equivale a portare un peso sul tratto cervicale pari a 27 kg.
È facilmente deducibile che mantenere, per lunghi periodi tali posture innaturali, può causare infiammazioni muscolari che possono degenerare.
Figura 1: Fonte https://www.chirurgoortopedico.it/cervicale-da-smartphone
Se è vero che la tecnologia aiuta e semplifica la vita quotidiana di ogni individuo, bisogna, però, ricordare che ogni beneficio al suo prezzo.
Anche in tale campo la prevenzione può risultare fondamentale: limitare l’utilizzo degli smartphone o di dispositivi similari, oppure utilizzare gli stessi avendo atteggiamenti posturali idonei, insieme alla pratica di esercizi mirati, che possano rafforzare la muscolatura del collo e delle spalle, e dunque, seguire una buona prassi posturale, può aiutare a evitare e/o mitigare patologie che possono aggravarsi con il trascorrere del tempo se trascurate.